Fano Marine Center: il cuore della ricerca scientifica sul mare
Un nuovo polo scientifico sul mare
Il Fano Marine Center è un Laboratorio congiunto di ricerca per lo studio della biodiversità, le risorse e le biotecnologie marine che, dal 2019, arricchisce ulteriormente il territorio della città. E’ nato da un accordo tra Università di Bologna, Università Politecnica delle Marche, CNR, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Stazione Zoologica Anton Dohrn e Comune di Fano.
L’FMC si inserisce in una delle architetture più suggestive di Fano in cui è collocato anche il Laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell’Università di Bologna, ed ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo scientifico e la ricerca su tematiche legate al mare, ai suoi organismi e alle sue caratteristiche.
Didamar e l’acquario: un’esperienza educativa per tutti
Tra le attività di divulgazione scientifica, visibili attraverso le grandi vetrate verticali, spicca il Didamar e l’acquario aperto al pubblico con il suo percorso didattico formativo, pensato per coinvolgere visitatori di tutte le età. All’interno, la passeggiata tra le vasche – che ospitano pesci, piante e ambienti marini – diventa un’esperienza educativa e un punto d’incontro tra cittadini e ricercatori. La creazione del Didamar è il risultato di una significativa collaborazione tra istituzioni accademiche e centri di ricerca internazionali; la sua missione principale è comunicare in modo chiaro e coinvolgente la realtà degli ecosistemi marini e la vita degli organismi che li abitano. Si tratta di un centro che intende raccontare cosa sta accadendo al mare qui di fronte, il Mar Adriatico, in termini di cambiamenti climatici, specie aliene, inquinamento e monitoraggio ambientale.



Un ponte tra istituzioni, comunità e ambiente
Questo obiettivo si allinea con l’impegno delle amministrazioni locali e dei ministeri competenti, che hanno contribuito alla crescita del territorio affrontando tematiche come l’inquinamento marino, la gestione dei rifiuti speciali e la tracciabilità delle attività legate al mare. In quest’ottica, la città di Fano ha sviluppato tramite fondi FEAMPA progetti legati a isole ecologiche, a investimenti su infrastrutture del settore e ha promosso iniziative di educazione ambientale favorendo così l’integrazione tra ricerca scientifica e filiere produttive in ambito ittico. L’attenzione a queste tematiche ha reso il territorio parte attiva di un’esigenza che negli ultimi anni sta diventando di importanza globale e ha permesso allo stesso di determinare positive ricadute sul settore ittico cittadino (che a sua volta influenza il mondo della ristorazione) e alla produzione legata alla pesca, intesa come ambito di rilevanza culturale, economica e sociale.
Non è un caso che un centro di ricerca come il FMC sia sorto proprio a Fano. Le condizioni che portano alla nascita di realtà di questo tipo sono spesso frutto di una sensibilità collettiva, di un sentire condiviso che rende la città e il mare profondamente complementari. Fano si affaccia ogni giorno sul mare, ci lavora, lo rispetta. La sua comunità riconosce l’importanza di questo elemento naturale, considerandolo paesaggio, risorsa economica e valore culturale.
Dalle origini a oggi: una vocazione scientifica consolidata
L’allora Laboratorio di Biologia Marina, inaugurato nel 1966 nei locali del Mercato Ittico e trasferitosi alla fine degli anni ’80 nella sede attuale affacciata sull’Adriatico, rappresenta il punto di partenza di un percorso di eccellenza che oggi coinvolge tre università e due centri di ricerca impegnati nello studio del mare.
Il Fano Marine Center, con i suoi laboratori e le decine di ricercatori attivi, è forse il risultato più evidente di una sensibilità storica e culturale coltivata dalla città. È uno strumento che consente al territorio di stabilire connessioni nuove e stimolanti, con realtà vicine e lontane.
Perché il mare unirà sempre ciò che i popoli hanno diviso.
